Il preziosissimo sangue di Gesù #20
Abbiamo parlato concretamente dell'efficacia del sangue di Cristo. Quel sangue dev'essere testimoniato. L'amore è morto sulla Croce per redimerci dall'odio e dal rancore, cioè l'amore appare con la morte ma non cedendo alla morte quindi risorgendo è divenuto Vittoria sulla morte e l'amore spargendo il suo sangue fece diventare Vittoria ogni sacrificio fatto con amore e sangue! E siamo chiamati a testimoniare quel sangue che sulla terra chissà cosa grida: ma che nei cieli si compiace di sé nell'unità della trinità, l'unità che ci chiama all'incontro nella Chiesa. Non dobbiamo assolutamente pensarlo come un sangue fisico, ma MAI senza dimenticarci dell'effettiva e concretezza della Passione. Il Sangue di Cristo è metafora della sua passione, cioè concretezza del Suo martirio doloroso. Quindi sì fisico, ma spirituale, benché concreto, cioè storico. Non è finito ne concreto nel senso che non si misura in millilitri ma in amore. Nell'odio feroce che lo volle vinto l'odio perse. Dove non pote la ragione sovrabbondò la sapienza della corona di Spine e dei dolorosissimi fiotti di sangue che sgorgarono da quel preziosissimo Capo. Sia lodata e amata la Sapienza increata.
Noi siamo in guerra per amore, ma è una "guerra di pace". Per vincere l'odio con l'amore e rendere all'uomo l'amore della fraternità dovuto per arcana dignità con la quale l'amore ci pose in capo alla creazione cioè per essere santi come è santo Dio che ci fece a sua immagine, ma subordinati ad una scelta: sacrificarci o meno per amore. Decidersi per l'amore e la pietà è quindi sovrabbondare: cioè convertirsi, oppure ridursi nell'odio nell'accidia e perciò nel nulla [è morire].
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